OPERAZIONE MELANZANA

Quest’anno il nostro impegno a sostenere l‘istituzione delle Cucine Popolari è intitolato alla MELANZANA, in serbo “plavi patlidžan” (Плави патлиџан) e anche quest’anno l’obiettivo sono i 5.000€ che negli anni scorsi, grazie all‘aiuto di molte persone, siamo riusciti a inviare in Kosovo e Metochia con i progetti degli anni passati.

Le Cucine Popolari assistono da più di vent’anni le fasce più deboli di questa regione fornendo non solo un pasto caldo ma anche solidarietà e speranza. Dalla prima sede, allestita in una vecchia fabbrica, oggi i punti di produzione dei pani e della zuppa sono diversi e sparsi per coprire meglio il territorio.
La consegna avviene tramite delle vecchie auto che si fermano lungo la strada, nel mezzo di niente, e dove le famiglie – per lo più anziani soli – compaiono per ricevere l’aiuto fornite di un secchio per la zuppa e un sacchetto per il pane.
Ci dai una mano anche tu?

LE CUCINE POPOLARI

OGNI SANTO GIORNO, NEI PANIFICI DELLE CUCINE POPOLARI, IN KOSOVO E METOHIJA, SI IMPASTANO, CUOCIONO E DISTRIBUISCONO OLTRE 2.500 KG DI PANE

È il cibo essenziale, destinato a un’umanità sofferente, impossibilitata a provvedere ai propri bisogni, discriminata su base etnica, isolata dal mondo. Le cucine popolari di Kosovo e Metochia forniscono da quasi vent’anni un pasto caldo a migliaia di persone indigenti nella regione. La guerra, le tensioni etniche, il malaffare e l’incertezza del futuro non hanno contribuito al miglioramento della situazione e come troppo spesso accade, sono i più deboli a pagare, bambini, anziani, donne e uomini che ogni giorno devono sconfiggere la disperazione, la solitudine, il senso d’abbandono, per affacciarsi nuovamente alla speranza … e così negli ultimi anni la situazione è addirittura peggiorata e sono sempre più le persone che chiedono aiuto a Svetlana, fondatrice instacabile dell’organizzazione. Dalla prima sede, allestita in una vecchia fabbrica, oggi i punti di produzione dei pani e della zuppa sono diversi e sparsi per coprire meglio il territorio. La consegna avviene tramite delle vecchie auto che si fermano lungo la strada, nel mezzo di niente, e dove le famiglie compaiono per ricevere l’aiuto. Nel tempo le cucine sono riuscite a dotarsi di un caseificio e di una fattoria, così da essere autonomi almeno in alcuni campi.

Le Cucine Popolari assistono da più di vent’anni le fasce più deboli di questa regione fornendo non solo un pasto caldo ma anche solidarietà e speranza. Da diversi anni la nostra associazione cerca di essere utile fornendo aiuti e danaro, quest’anno il nostro impegno a sostenere l‘istituzione delle Cucine Popolari è intitolato alla MELANZANA ma aldilà del nome, l’obiettivo è sempre il medesimo: raggiungere e superare almeno i 5.000€ che ogni anno, grazie all‘aiuto di molte persone, siamo riusciti a inviare in Kosmet con i progetti precedenti.

Come puoi aiutare tu:

Puoi contribuire al rinnovo del parco giochi così:

  • tramite bonifico, all’iban IT31F0306912080100000011273 intestato a “LOVE onlus” con la causale “operazione speciale melanzana” (il bonifico è deducibile dal reddito)
  • tramite paypal e carte di credito cliccando sul link : http://paypal.me/LOVEonlus
  • in contanti a: Verona, Treviso, Trento, Busto Arsizio, Torino, Lodi contattaci: beloverevolution@gmail.com

TIMELINE

Lunedì, 20 maggio 2024

Oggi al Caffè Manin a Treviso il caffè te lo offriamo noi! Puoi anche ammirare le foto del progetto “Forgotten Memories” di Giovanni Cocco e se ti va contribuire all’operazione Melanzana per il sostegno delle Cucine Popolari in Kosovo e Metochia.

Mercoledì, 26 giugno 2024

A Prekovce abbiamo incontrato Svetlana, fondatore e anima delle Cucine Popolari. Abbiamo condiviso con lei le varie iniziative che abbiamo portato avanti in quest’anno che non ci siamo visti per raccogliere i fondi necessari a sostenere le Cucine Popolari. Prekovce è la prima sede delle Cucine, oggi qui lavorano otto persone e altre due si occupano di fare quotidianamente il giro per la distribuzione del cibo: sono circa 45km totali e la prima tappa è a ca. 17km da qui.
La situazione di coloro che si servono di questo servizio non è stabile, purtroppo negli anni non ci sono stati miglioramenti, se non peggioramenti in alcuni momenti. Le persone servite sono sempre circa 2.000 e, a fronte di qualcuno che esce dalla lista perché inizia a essere in grado di arrangiarsi, c’è sempre qualcuno di nuovo che invece si aggiunge.
La situazione nel reperire fondi è problematica come sempre, ora ancora di più a causa del recente problema del blocco all’utilizzo dei Dinari (le banche non dispongono di valuta) da parte del governo della cosiddetta “republika kosova”.

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